Annuncio NASA: ad oggi scoperti oltre 6.000 esopianeti

Il 17 settembre 2025 la NASA ha annunciato un traguardo epocale: il numero di esopianeti confermati ha superato quota 6.000. Gli esopianeti, noti anche come pianeti extrasolari, sono mondi che orbitano attorno a stelle diverse dal nostro Sole. Questo risultato evidenzia quanto la formazione planetaria sia un fenomeno comune nell’universo. Attualmente, oltre 8.000 candidati esoplanetari attendono ancora la conferma ufficiale, un segnale che il numero reale di pianeti potrebbe essere molto più alto.

Rappresentazione artistica dei dieci esopianeti studiati da David Sing e dai suoi colleghi (Johns Hopkins University).

Come vengono scoperti gli esopianeti

Identificare mondi lontani non è semplice. Nella maggior parte dei casi gli scienziati utilizzano metodi indiretti:

  • Metodo del transito: quando un pianeta passa davanti alla sua stella, la luminosità della stella cala leggermente.
  • Metodo delle velocità radiali: misura le piccole oscillazioni della stella causate dalla gravità del pianeta.

Solo una piccola parte — meno di 100 esopianeti — è stata ripresa direttamente in immagini, data l’enorme difficoltà di distinguere il debole bagliore di un pianeta rispetto alla sua stella madre.

Dalla prima scoperta ai 6.000 pianeti

La prima conferma di un esopianeta risale al 1992. Da allora, grazie a telescopi come Kepler e TESS, il numero è cresciuto in modo esponenziale. Basti pensare che la soglia dei 5.000 pianeti confermati era stata superata appena tre anni fa. Questa accelerazione è resa possibile dal progresso tecnologico e dalla collaborazione tra osservatori terrestri e missioni spaziali.

Prossime missioni e sfide tecnologiche

Il futuro della ricerca sugli esopianeti si concentrerà su mondi simili alla Terra e potenzialmente abitabili. Tra le missioni più promettenti:

  • Nancy Grace Roman Space Telescope – progettato per individuare pianeti in regioni di cielo più ampie.
  • Habitable Worlds Observatory – in fase di progettazione, avrà l’obiettivo di osservare direttamente pianeti rocciosi nella zona abitabile delle loro stelle.

Una delle sfide principali è riuscire a bloccare la luce della stella madre per analizzare le atmosfere planetarie. Questo permetterà di cercare biosignature, ossia tracce chimiche che potrebbero
indicare la presenza di vita.

Cosa significa questa scoperta per l’umanità

Ogni nuovo esopianeta scoperto amplia la nostra comprensione di come si formano i sistemi planetari e ci avvicina a rispondere a una domanda fondamentale: siamo soli nell’universo?
Con oltre 6.000 mondi confermati e migliaia ancora in attesa, il cammino verso la scoperta di un pianeta gemello della Terra sembra sempre più vicino.

Classe 1988. Laureata in Studi Orientali presso l'Università La Sapienza di Roma, Search Analyst di professione. Amante di storia, archeoastronomia, ufologia e paranormale. Consumatrice patologica di podcast. Nel 2023 ho fondato Lux Aliena, un progetto nato dal desiderio di condividere il viaggio alla scoperta dei misteri irrisolti del nostro pianeta e dell’universo.

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