UAP: il Congresso Usa convoca una nuova audizione e propone la Whistleblower Protection Act
L’incontro, promosso dalla deputata Anna Paulina Luna e dal collega Tim Burchett, si inserisce in un percorso politico sempre più mirato a garantire trasparenza sul tema degli Unidentified Anomalous Phenomena (UAP), noti comunemente come UFO, e a proteggere chi decide di denunciare presunte irregolarità legate all’utilizzo dei fondi pubblici in questo settore.

La proposta di legge “UAP Whistleblower Protection Act”
Proprio in questa occasione, i due parlamentari hanno presentato la proposta di legge denominata UAP Whistleblower Protection Act, già avanzata nel novembre scorso nella precedente sessione del Congresso. La normativa prevede l’introduzione di nuove clausole all’interno delle leggi esistenti, con l’obiettivo di offrire una tutela concreta ai whistleblower, ossia a coloro che decidono di rivelare informazioni sui programmi UAP senza temere ripercussioni personali o professionali. Il testo è ora al vaglio delle commissioni competenti della Camera: Oversight and Government Reform, Armed Services e Intelligence.
I precedenti hearing del Congresso sugli UFO
Questa nuova audizione non arriva nel vuoto, ma si colloca in un solco già tracciato da una serie di precedenti incontri parlamentari che hanno attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. Già il 26 luglio 2023, il Congresso aveva ascoltato il whistleblower David Grusch, insieme ai piloti della Marina Ryan Graves e David Fravor. Grusch, in particolare, aveva affermato che il governo statunitense era impegnato da decenni in un programma segreto di recupero e reverse engineering di UAP, arrivando persino a menzionare il possesso di “materiali biologici non umani”. Le sue dichiarazioni avevano avuto un impatto tale da portare all’approvazione, nello stesso anno, di una disposizione inserita nell’Intelligence Authorization Act per l’anno fiscale 2024, che ha rafforzato le regole sul reporting degli UAP e vietato l’impiego di fondi federali per programmi di recupero segreti.
L’audizione del 13 novembre 2024
Un altro momento chiave si è registrato il 13 novembre 2024, quando il sottocomitato della Camera ha organizzato l’audizione intitolata “Unidentified Anomalous Phenomena: Exposing the Truth”. In quell’occasione avevano testimoniato personalità come Luis Elizondo, già direttore del programma AATIP del Pentagono nonché fautore del rilascio dei video sugli UAP in possesso del Pentagono nel 2020, l’oceanografo ed ex ufficiale della Marina Tim Gallaudet, l’avvocato spaziale Michael Gold e il giornalista investigativo Michael Shellenberger. Elizondo aveva sostenuto l’esistenza di operazioni di recupero di UFO e corpi alieni, ma il Pentagono aveva risposto negando di disporre di alcuna evidenza verificabile di tecnologia extraterrestre o di esseri non umani.
Altre audizioni del 2023 e dibattiti sulla sicurezza nazionale
Anche in passato il Congresso aveva mostrato attenzione al tema. Sempre nel luglio 2023 si era tenuta un’audizione dal titolo “Implications on National Security, Public Safety, and Government Transparency”, nella quale erano stati ascoltati nuovamente Grusch, Graves e Fravor. L’incontro aveva acceso un dibattito sul rapporto tra sicurezza nazionale, trasparenza e fenomeni inspiegabili segnalati da personale militare.
Il ruolo dell’AARO e il rapporto del 2024
Parallelamente, il Dipartimento della Difesa aveva incaricato l’All-domain Anomaly Resolution Office (AARO), istituito per raccogliere e analizzare i casi di UAP, di produrre un rapporto. Nel 2024 l’ufficio ha pubblicato un documento ufficiale in cui si sottolineava di non aver trovato prove empiriche dell’esistenza di tecnologia aliena. Tuttavia, lo stesso rapporto ha riconosciuto che alcune anomalie rimangono tuttora senza spiegazione. L’assenza di una completa trasparenza, unita alla crescente pressione di cittadini, media e parlamentari, ha alimentato sospetti e richieste di ulteriori verifiche.
Perché l’audizione del 9 settembre 2025 è decisiva
Il nuovo appuntamento di settembre, quindi, non rappresenta soltanto un aggiornamento sullo stato delle indagini governative, ma segna un passo avanti nella definizione di una cornice giuridica più solida a tutela dei whistleblower. Se la legge dovesse passare, i dipendenti e i contractor federali che decidessero di denunciare presunti programmi segreti legati agli UAP avrebbero per la prima volta garanzie formali contro eventuali ritorsioni. Questo rafforzerebbe la responsabilità governativa e potrebbe aprire la strada a una maggiore declassificazione di documenti e informazioni sugli UFO.
Il tema degli UAP, ormai al centro del dibattito politico americano, continua così a intrecciare richieste di sicurezza nazionale, trasparenza e verità. Il 9 settembre 2025 sarà un passaggio decisivo per capire se il Congresso sceglierà davvero di spingere oltre il velo del segreto, offrendo al pubblico non solo nuove testimonianze, ma anche strumenti legali concreti per proteggere chi, dall’interno, intende far emergere la verità.
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